Descrizione della casa editrice
Nel 1918 l'Italia vinse la guerra, ma fu sconvolta da un'ondata di agitazioni sociali e politiche che per quattor anni impedirono il suo risanamento economico e paralizzarono il suo ruolo internazionale. Nel 1945 l'Italia uscì dal fascismo e si inserì nell'economia internazionale, ma rientrò in democrazia senza chiedersi perché fosse stata fascista. All'inizio degli anni '90 l'Italia è membro fondatore della Comunità europea e membro della NATO, ma il debito pubblico, la corruzione, la mafia, la crisi delle sue istituzioni rischiano di annullare i risultati raggiunti negli ultimi cinquant'anni. V'è somiglianza tra questi tre momenti della storia italiana?
In tutti e tre i casi il Paese si è trovato paradossalmente nella doppia situazione di essere vincitore e sconfitto e si può dire che ogni volta che abbia raggiunto un traguardo importante, l'Italia non abbia potuto servirsene per ulteriori progressi, scontrandosi con le deficienze di una classe politica che non vuole mettere in discussione i propri privilegi. Anche al presente la situazione è irrisolta: come in passato, e nonostante le numerose differenze, il Paese è una volta di più, costretto ad affrontare un problema di modernizzazione. Per non pregiudicare il proprio futuro deve aggiornare il suo sistema politico, ma trova sulla sua strada i conservatori del vecchio regime
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Le Italie parallele. Perché l'Italia non riesce a diventare un paese moderno
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