Descrizione della casa editrice
Nel 1576 il filosofo e saggista francese Montaigne commissionò un medaglione che portasse incise le parole Que sais je? ("Cosa so?"). Lo portò al collo per il resto della vita, a rammentargli che non si dovrebbe credere in nulla senza prove. Il motto di Montaigne è un severo richiamo in questi tempi in cui molte persone vogliono credere a storie incredibili senza curarsi delle prove scientifiche. Assistiamo a un fiorire di culti religiosi e discipline pseudoscientifiche, come l'astrologia, l'occultismo, le teorie new age. Persino all'interno della scienza, sembra che per catturare l'attenzione dei lettori uno scrittore debba discutere come abbia avuto origine il Big Bang, oppure se i worm holes, possano essere usati per i viaggi nel tempo. Senza dubbio, entrambi sono argomenti interessantissimi, ma non possono essere inseriti nel novero delle cose che conosciamo. Nessun worm hole è stato osservato, e non abbiamo prove dirette di come l'universo abbia avuto inizio. E' naturale che ci poniamo domande quali "come è cominciato l'universo?", "perché siamo qui?", "l'universo ha uno scopo?". Abbiamo una fame innata di conoscenza, la quale si spinge ben oltre il problema tecnico della sopravvivenza. Dato che su tali quesiti è decisamente difficile compiere progressi, e forse ad essi non troveremo mai risposta, è naturale dare ascolto a coloro che affermano di avere una risposta semplice. Le religioni e la pseudoscienza offrono risposte ad alcuni di questi difficili interrogativi.
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