Descrizione della casa editrice
La scoperta delle rotte marittime che portavano verso le Americhe e le Indie orientali segnarono, nei secoli dal XVI al XVIII, una nuova fase storica. Furono aperte vie commerciali, fondate colonie, avviata una nuova economia transatlantica, organizzate forze lavoro per produrre ed esportare lingotti d'oro, pellicce, tabacco, zucchero e manufatti. Tutto ciò rendeva vitale il controllo capillare delle popolazioni e dei territori espropriati e il pugno di ferro sulle migliaia di diseredati impiegati nelle piantagioni, nei porti, sulle navi, nei suburbi manifatturieri, nelle opere di disboscamento delle grandi foreste americane. Debellare, estirpare, trucidare, sterminare, liquidare, annichilire, estinguere qualsiasi segno di rivolta: questa era la parola d'ordine. Eppure la ribellione esplose violenta a più riprese nei porti dell'Atlantico, dando vita a una nuova classe organizzata e consapevole, a una moltitudine multietnica, colorata, libertaria e ribelle. Il libro racconta la storia perduta di questa classe proletaria e cosmopolita e del suo ruolo nella nascita del capitalismo e della moderna economia globale. È un libro su connessioni che nel corso dei secoli sono state di norma negate, ignorate o eluse, ma che ciononostante hanno modellato in profondità la storia del mondo.
International Labor History Book Prize 2001.
Altri libri degli autori
Libri simili
Scrivi la recensione del libro
Scrivi una recensione e scambia le tue opinioni. Cerca di concentrarti sul contenuto del libro. Leggi le nostre istruzioni per maggiori informazioni.
I ribelli dell'Atlantico. La storia perduta di un'utopia libertaria
Recensioni di Libri » I ribelli dell'Atlantico. La storia perduta di un'utopia libertaria
|
|
![I ribelli dell'Atlantico. La storia perduta di un'utopia libertaria](/images/background.gif) |
![I ribelli dell'Atlantico. La storia perduta di un'utopia libertaria](/images/background.gif) |
|
|
|