Descrizione della casa editrice
Dedurre esclusivamente dal contesto musicale i nessi che si intrecciano tra una composizione e la cultura del suo tempo: questo il fine di quelle 'letture' di capolavori, alle quali Massimo Mila dichiara di volere ormai restringere il proprio lavoro. Attraverso l'analisi stilistica delle forme musicali e delle strutture teatrali messe in atto nelle "Nozze di Figaro" l'autore colloca l'arte di Mozart nella civiltà del Settecento, mostrandone le relazioni, del tutto intuitive e ingenue, con la corrente del pensiero giusnaturalistico. Alla base della concezione mozartiana c'è l'idea mitica dell'età dell'oro, intesa come un Paradiso ingiustamente perduto, che l'uomo ha diritto di ricuperare. Questo il messaggio, di portata più universale, e forse più radicale, che Mozart sostituisce alla polemica di Beaumarchais in favore del terzo stato. Il diritto dell'uomo alla felicità, inteso come irresistibile regresso a un Eden originario, si configura in precisi connotati musicali, che lo storico decodifica entro il linguaggio dei suoni.
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Lettura delle Nozze di Figaro. Mozart e la ricerca della felicità
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